Sistema Teatrale Veronese Comune di Verona
Programma Scarica il programma

L’ATTESA

Anna Foglietta | Paola Minaccioni

Teatro Nuovo Verona alle ore 20:45

regia Michela Cescon | Teatro di Dioniso

L’ATTESA

Anna Foglietta | Paola Minaccioni

Teatro Nuovo Verona alle ore 20:45

regia Michela Cescon | Teatro di Dioniso

ACQUISTA BIGLIETTO

regia Michela Cescon
di Remo Binosi
scene Dario Gessati
costumi Giovanna Buzzi
disegno luci
Pasquale Mari
suoni Piergiorgio De Luca
produzione Teatro di Dioniso in collaborazione con Fondazione Musica Per Roma / Teatro Stabile di Bolzano / TSV Teatro Nazionale / ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio

durata dello spettacolo: 2 h 00’ senza intervallo

Dopo essersi misurata nella sua prima regia teatrale con la trasposizione scenica dell’ultimo romanzo di Alberto Moravia La donna leopardo, Michela Cescon sceglie di portare in scena L’attesa del veronese Remo Binosi, testo che ha fatto conoscere l’autore veneto al grande pubblico permettendogli di conquistare il «Biglietto d’oro Agis» come migliore novità italiana nel 1994 – nell’indimenticata produzione di Teatro Due di Parma diretta da Cristina Pezzoli ed interpretata da Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi – e che nel 2000 è diventato un film, Rosa e Cornelia, diretto da Giorgio Treves. Ventisei anni dopo, Cescon decide di riproporla con due interpreti molto amate dal pubblico: Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per la prima volta insieme sul palco per dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla serva Rosa. Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento cui è difficile rimanere indifferenti e – nonostante l’azione sia ambientata nel ‘700 – i temi e i contenuti sono universali. L’attesa, anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un testo contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno. Il rapporto serva- padrona, il doppio, il grande seduttore Casanova, la maternità, il male, la morte sono raccontati con cambi di registro narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la tragedia. Il linguaggio è originale e sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Goldoni e di Eduardo.

La particolarità della messinscena di Cescon è che parte dalla prima stesura che l’autore veronese fece del testo (datata 1991) che presenta notevoli differenze rispetto a quello portato in scena nel 1994: la nutrice ha un ruolo decisamente più marginale che in questa messinscena scomparirà completamente; i dialoghi sono più scarni, in qualche modo più «contemporanei»; l’azione si concentra totalmente sulle due protagoniste e sull’evoluzione del loro rapporto durante la forzata clausura.

I personaggi sono empatici, emozionanti, veri e si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri con loro, le ami con dolcezza, partecipi prima con una, poi con un’altra, poi con tutte e due. L’attesa è proprio un testo per il palcoscenico, per gli attori, pieno d’invenzioni molto riuscite. Tutto è raccontato con freschezza e con un erotismo naturale nei confronti della vita e del mondo. Alle due attrici viene richiesta un adesione fisica ai personaggi totale, e il loro stare in scena diventerà molto sensuale, non per un finto gioco di seduzione, ma per la loro immersione nel racconto; un racconto sui corpi femminili, sulla punizione per il desiderio, la punizione di essere donne, sulla maternità, sull’amicizia, sull’amore, sul piacere, sulla lealtà, sulle differenze di classe (…) due voci femminili che per me diventano un gran bel punto di vista, e che cercheremo di portare in scena con il nostro sguardo più personale e intimo. I temi affrontati sono universali e, pur essendo ambientato in Veneto nel ‘700, sentiamo la loro storia molto vicina. Il dramma è costruito attorno a da due donne che vengono allontanate e rinchiuse per nove mesi per nascondere una gravidanza. Si racconta una clausura, un’impossibilità ad uscire e mai, come in questi tempi del Covid, l’idea teatrale, anche semplice, di chiudere due personaggi all’interno di una stanza diventa vera, reale e sentita. La semplicità di cui parlo si riferisce alla grandezza dell’idea dell’autore, che ritrova drammaturgicamente tutto ciò che c’è di materico e forte nel teatro veneto, specialmente quello goldoniano, sapientemente mescolato ad autori amatissimi come Ingmar Bergman, Ibsen, Strindberg e anche Genet.

Michela Cescon

TRAMA

La Contessina Cornelia (Anna Foglietta) è rinchiusa in una stanza di un palazzo della campagna veneziana insieme alla fino ad allora sconosciuta serva Rosa (Paola Minaccioni). Questo, si scoprirà poco dopo, per volontà dei genitori di Cornelia che, saputala incinta prima del matrimonio di un uomo che non è il suo promesso sposo, il Duca di Francia, decidono di nasconderla alla vista e ai pettegolezzi della nobiltà, anche per evitare il ripudio da parte del Duca. Anche Rosa, però, aspetta un bambino e le due si ritroveranno presto a confrontarsi e sostenersi a vicenda, scoprendosi complici più di quanto avrebbero mai potuto sospettare. Quello che si crea è un dialogo sincero tra due mondi diversi, in cui l’istruzione, a tratti supponente e viziata, della Contessina si relaziona con la saggezza popolare e il dialetto della serva.

PROSSIMI EVENTI
IN PROGRAMMA

dal 24.01 al 29.01

COSÌ È (SE VI PARE)

Teatro Stabile di Catania / Teatro Biondo di Palermo / Tradizione e Turismo srl Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro / Compagnia La Pirandelliana

Teatro Nuovo Verona alle ore 20:45

Dal 8.11 al 2.04

Verona Grande Teatro

36° edizione della rassegna organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona.

Teatro Nuovo Verona alle ore 21:00

Dal 22.11 al 27.11

PA’

regia Marco Tullio Giordana | TSV Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale

Teatro Nuovo Verona alle ore 20:45

23.11

Verona L’Altro Teatro

La nuova edizione della rassegna realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Arteven.

Teatro Camploy alle ore 20:45

27.11

PA’

regia Marco Tullio Giordana | TSV Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale

Teatro Nuovo Verona alle ore 16:00

2.12

LIMBO

Teatro Camploy alle ore 20:45

Skip to content