Progetto, coreografia e regia: Laura Corradi
Creato con: Tommaso Cera, Carlotta Plebs, Danilo Smedile, Midori Watanabe
Assistente di sala e montaggio sonoro: Midori Watanabe
Luci e allestimento scenico: Alberta Finocchiaro
Ufficio amministrativo: Anna Chiara Peloso
Costumi: Gabriele Coletti
Foto: Caterina Parona
«Sappi che, degli insegnamenti che ti impartirò, non c’è il minimo dubbio, io ti sospingerò a tutte le sconsacrazioni possibili, alla mancanza di ogni rispetto per ogni sentimento istituito. Tuttavia, il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i sentimenti di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini, trasformandoli in brutti e stupidi automi, adoratori di feticci. Chi accetta realisticamente una trasformazione che è regresso e degradazione, vuol dire che non ama chi subisce tale regresso e tale degradazione, cioè gli uomini in carne ed ossa che lo circondano. Chi invece protesta con tutta la sua forza, anche sentimentale, contro il regresso e la degradazione, vuol dire che ama quegli uomini in carne ed ossa, l’amore che io ho la disgrazia di sentire e che spero di comunicare a te.» (cit. da Lettere luterane)
P.P. Pasolini
«Questa società dei consumi ha profondamente trasformato i giovani, li ha toccati nell’intimo, ha dato loro altri sentimenti, ha rubato e cambiato loro l’anima». (cit. da Scritti corsari)
P.P. Pasolini
Mezzo secolo più tardi, a 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, riconosciamo che la sua denuncia e il suo disorientamento ci appartengono ancora e che il malessere per un situazione che non vogliamo sia destinata alla deriva è lo stesso che percepiamo oggi.
In questo nuovo lavoro vogliamo farci attraversare dal linguaggio poetico di Pasolini, ritrovare la tenerezza e l’asprezza delle sue parole, il suo coraggio nel non essere mai allineato, la sua solitudine, il suo amore per la purezza delle persone semplici.
E’ solo grazie alla sua poesia che la danza può intervenire.
La poesia è come una nebbia leggera che scontorna ogni cosa , rende tutti più belli, come la luce di una candela.
Vita Morte e Miracoli vuole trovare, proprio tra i ruderi e le rovine tanto presenti nelle parole e nelle immagini di Pasolini, quella nota leggera che ci lascia intravedere la luce che c’è oltre, che sa di miracolo.
Laura Corradi