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Sistema Teatrale Veronese Comune di Verona
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4.4.2023

A VINITALY, SVELATO IN ANTEPRIMA NAZIONALE LO SPETTACOLO CHE APRIRÀ LE CELEBRAZIONI PER I 75 ANNI DEL FESTIVAL SHAKESPEARIANO

RINNOVATA LA PARTNERSHIP CON IL CONSORZIO LESSINI DURELLO L’Estate Teatrale Veronese approda per la prima volta a Vinitaly, il salone internazionale […]

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Comunicati stampa,

A VINITALY, SVELATO IN ANTEPRIMA NAZIONALE LO SPETTACOLO CHE APRIRÀ LE CELEBRAZIONI PER I 75 ANNI DEL FESTIVAL SHAKESPEARIANO

RINNOVATA LA PARTNERSHIP CON IL CONSORZIO LESSINI DURELLO

L’Estate Teatrale Veronese approda per la prima volta a Vinitaly, il salone internazionale del vino, per celebrare l’eccellenza, tra teatro e cultura enologica. È stata firmata oggi pomeriggio, domenica 2 aprile, all’interno del Padiglione del Veneto, la partnership tra Comune di Verona e Consorzio di Tutela Lessini Durello per il Festival Shakespeariano 2023. Per il secondo anno, lo spumante veronese supporterà lo spettacolo dal vivo al Teatro Romano di Verona. Il territorio fa rete per arricchire l’offerta culturale scaligera con nuove serate-evento. Omaggi alla storia del Festival che compie quest’anno 75 anni. Un anniversario che sarà celebrato a partire dall’inaugurazione della stagione di prosa. E proprio a Vinitaly, lo spettacolo d’apertura è stato svelato, in anteprima nazionale, dall’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, insieme al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, ospiti della presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello.

Il 6 e 7 luglio, i riflettori del Teatro Romano si accenderanno per una prima nazionale con quattro straordinari attori, pronti ad alzare il ‘sipario’ del Festival Shakespeariano di Verona, unico in Italia e secondo in Europa solamente a Stratford-upon-Avon. Debutta  Letti d’Amore, in una sera tutta la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana su un unico palcoscenico. In scena, Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante, accompagnati da un quartetto jazz d’eccezione. Insieme saranno Romeo e Giulietta cheincarnano gli innamorati sfortunati, Amleto e Ofelia simbolo della passione tormentata, Macbeth e Lady Macbeth gli amanti in carriera, Otello e Desdemona paradigma stesso del dramma della gelosia, Titania e Oberon esempio dell’amore magico e folle, Antonio e Cleopatra divisi tra amore e potere, Caterina e Petruccio incastrati in una relazione tossica.

Lo spettacolo, dedicato all’amore e al rapporto di coppia, è un omaggio alla storia del Festival legata indissolubilmente al Bardo. Prodotto dal Centro Teatrale Meridionale, in collaborazione con Generazioni Spettacoli ed Estate Teatrale Veronese, il progetto è firmato da Fausto Costantini e scritto insieme a Raffaello Fusaro.

L’Estate Teatrale Veronese è organizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con il Circuito teatrale regionale Arteven e il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.

E’ questo il primo di tre omaggi dedicati ai 75 anni dell’Estate Teatrale, un traguardo di primaria importanza che vogliamo celebrare assieme a tutta la città, supportati dalle realtà d’eccellenza del territorio – afferma l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. Sarà un festival portatore di ospiti amati dal pubblico e di omaggi tributati da celebri artisti, per rafforzare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di renderli sempre più protagonisti della vita culturale, in uno dei luoghi simbolo di Verona, il Teatro Romano”.

“Se c’è qualcuno che ha saputo scrivere d’amore, quello è stato certamente William Shakespeare – spiega il direttore artistico dell’ETV Carlo Mangolini -. Le coppie celebri protagoniste delle sue pièce teatrali sono infinite, e la cosa più interessante è che rappresentano tantissime tipologie di relazioni diverse nelle quali ciascuno di noi può ritrovarsi. Sono dei topos capaci di definire i più diversi sentimenti che mettono a confronto l’universo maschile e quello femminile. La ricchezza di un festival sta anche nella sua capacità di creare suggestioni sempre diverse da cui partire, anche per ritrovare il suono originale dei più noti testi shakespeariani”.

Si tratta di un una grande occasione per le nostre bollicine – evidenzia la presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello – che riempie di orgoglio i produttori: aver scelto per il secondo anno consecutivo il Lessini Durello per accompagnare una rassegna culturale storicamente così importante significa riconoscere a queste bollicine da vitigno autoctono lo spazio che effettivamente esse meritano. Il Lessini Durello infatti è uno spumante che rappresenta una nicchia qualitativa, un’eccellenza nell’eccellenza, e quest’estate potrà brillare sul palco del Teatro Romano assieme alle stelle dello spettacolo”.

Letti d’Amore – Quartetto shakespeariano

Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui si è tutti un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane. Alternando incertezze del parlato, frasi di oggi e perfino qualche errore, senza soluzione di continuità, i personaggi si immergono nei versi del Bardo. Legando i temi di Shakespeare al nostro tempo, va in scena un medley di carne, tradimenti, denaro, potere, passione, comico e tragico. Gli attori, alternandosi in dialoghi e monologhi, giochi di scherma in botta e risposta, miscelano atmosfere e linguaggi in uno spettacolo in cui le parole e le musiche dal vivo comunicano emozioni, eros, sorrisi e poesia. In questo circo notturno i personaggi di Shakespeare probabilmente sono più vivi di molte persone che conosciamo ed ecco che Amleto è uno studente fuori corso divorato dall’ansia per cui ogni scelta è difficile, Giulietta un’innamorata che sa che il tempo giusto per l’amore non esiste, che Shylock presta soldi a strozzo ed usura la sua anima, che l’idea della felicità contiene sempre l’improvviso annuncio del dolore, e che il pazzo, l’amante e il poeta non sono composti che di fantasia. Attraverso le loro scene più rappresentative questi quattro straordinari attori sono chiamati a dimostrare, una volta di più, la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana.

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