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Sistema Teatrale Veronese Comune di Verona
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MOLTO RUMORE PER NULLA

con Lodo Guenzi e Sara Putignano, adattamento e regia Veronica Cruciani

Teatro Romano alle ore 21:15

MOLTO RUMORE PER NULLA

con Lodo Guenzi e Sara Putignano, adattamento e regia Veronica Cruciani

Teatro Romano alle ore 21:15

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 regia Veronica Cruciani
adattamento di Veronica Cruciani e Margherita Laera
con Lodo Guenzi, Sara Putignano, Paolo Mazzarelli, Francesco Migliaccio, Marco Quaglia, Romina Colbasso, Lorenzo Parrotto, Davide Falbo, Marta Malvestiti, Andrea Monno, Gianluca Pantaleo
traduzione di Margherita Laera
luci Gianni Staropoli
scene Anna Varaldo
costumi Erika Carretta
musiche Nicolò Carnesi le canzoni sono di Lodo Guenzi e Nicolò Carnesi
movement coach Marta Ciappina e Norman Quaglierini
produzione Valerio Santoro per La Pirandelliana e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
coproduzione ETV (prima nazionale)

Veronica Cruciani dirige Lodo Guenzi e Sara Putignano in “Molto rumore per nulla”, uno dei testi più conosciuti di William Shakespeare.

“Molto rumore per nulla”, scritta tra il 1598 e il 1599, si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio di “Molto rumore per nulla” ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. Beatrice è vista -nel pregiudizio dell’epoca- come “bisbetica” a causa della sua “lingua tagliente”. Mentre lo stile di conversazione metaforico di Benedetto è ciò che porta Don Pedro a definirlo “dalla sommità della testa alla pianta del piede tutta allegria”. Questo è senza dubbio anche ciò che sta dietro alla battuta di Beatrice che definisce Benedetto “il giullare del principe”. “Molto rumore per nulla” è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse: come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La disparità di potere che sono costrette a subire le donne è uno dei temi centrali della commedia di Shakespeare che, per il linguaggio violento e la trama ingannevole, in certi momenti oscilla verso il tragico.

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