Un amore qualunque, due anime, e la domanda che attraversa ogni tempo: cos’è davvero l’amore?
Dopo il successo del debutto nel 2023, Come nei giorni migliori torna in scena per raccontare l’amore tra A e B, due figure senza nome perché potrebbero essere chiunque. Non conta chi siano, ma ciò che li unisce: la loro umanità, i gesti quotidiani, le parole che feriscono e quelle che salvano. È la storia di una coppia qualunque, di due persone che si cercano, si perdono e si ritrovano, inseguendo la possibilità – fragile e meravigliosa – di restare insieme.
Scritto da Diego Pleuteri e diretto da Leonardo Lidi, lo spettacolo indaga con delicatezza e coraggio cosa significhi amare oggi. Senza moralismi né certezze, ma con la curiosità di chi vuole esplorare un mistero. Lidi definisce il teatro come un atto di fiducia: «La creatività non cresce se il terreno è arido – serve coraggio, visione, fiducia nell’altro». Ed è proprio la fiducia il motore di questo lavoro: fiducia nel partner, nell’amore, nel teatro stesso come spazio di incontro.
Come nei giorni migliori diventa così un Romeo e Giulietta senza balcone, un gioco di equilibri dove due persone – due uomini, due anime – si amano, si scontrano, si confondono, rimbalzano come in una partita di paddle col cuore. Parlano d’amore come di una lingua antica, provano a reinventarla. Si chiedono se oggi sia ancora possibile credere nella coppia, nella famiglia, nella durata.
Per Pleuteri, “l’amore non va spiegato, ma vissuto”: ogni risposta rischia di svuotarlo. Il suo testo resta in bilico sul bordo della vita, in quell’incertezza che lo rende universale. L’amore, qualunque forma assuma, resta un atto di fiducia nel futuro.
Con la regia essenziale e poetica di Leonardo Lidi, Come nei giorni migliori è uno spettacolo che parla a tutti, perché l’amore, come il teatro, continua a essere il luogo dove impariamo ogni giorno a ricominciare.
di Diego Pleuteri
regia Leonardo Lidi
con Alessandro Bandini, Alfonso De Vreese
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Claudio Tortorici
assistente regia Alba Maria Porto
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
